Vi è mai successo di incontrare qualcuno e poi sentire un senso di spossatezza, un cambio repentino d’umore, pensieri negativi che assillano? Se vi è successo probabilmente vi siete imbattuti in un vampiro emozionale. I vampiri sono ovunque, possono essere chiunque, si possono nascondere sotto molte vesti: amici, parenti, il collega di lavoro, il capo, il partner etc. Siamo di fronte a persone che invadono la nostra libertà senza porsi alcun limite e che sono convinte che tutto il resto dell’umanità sia stata creata per soddisfare i loro bisogni.
Ci sono due tipologie di vampiro:
- Vampiro inconsapevole. Di solito è una persona molto fragile, spaventata, priva di qualunque autonomia emotiva, bisognosa di costante attenzione, che vede negli altri solo la stampella necessaria per fare il prossimo passo ma c’è anche chi naviga a vista ed è sempre alle prese con problemi complessi su cui chiede continuamente consigli che non segue mai e che dopo aver ingarbugliato fino all’inverosimile le situazioni, pretende aiuto per uscirne. Insomma parliamo di quelle persone convinte gli altri siano una specie di pronto soccorso emotivo aperto 24 ore su 24.
- Vampiro Inconsapevole. Colpisce sapendo di colpire. E’ abbastanza riconoscibile e di solito lo si trova intorno senza aver fatto molto per attirare la sua attenzione. È quello che sta costantemente addosso, che travolge con i suoi discorsi incurante delle altrui opinioni, che vive aggrappato agli altri per riuscire a galleggiare. Attacca per lo più persone influenti o comunque ritenute importanti, da poter manipolare per i propri scopi e per appagare la sua sete di potere frustrata.
Questi individui avrebbero bisogno di un aiuto specialistico ma difficilmente lo chiederanno. Se siete sempre disponibili a farvi vampirizzare, dovete farvi qualche domanda anche voi! Aiutare chi è in difficoltà va bene ma non a scapito della propria salute psicofisica.