Amanti seriali

Il grande seduttore o l’affascinante seduttrice cui tutto è concesso, perché è fisicamente accattivante e dialetticamente persuasivo, in realtà, e prima di tutto, è una vittima di se stesso, del suo smisurato narcisismo che lo spinge a cercare costantemente nuove conferme del suo fascino. Nell’amante seriale c’è un insaziabile bisogno di conquiste non tanto per ottenere un “risultato”, ma per la gratificazione inconscia che deriva dall’essere riusciti a conseguire un risultato.

L’ amante seriale è obbligato a ripetere gli stessi schemi di comportamento, a innamorarsi di continuo, poco importa se sia stato lui a lasciare l’amante o se è stato lasciato: l’importante è scrivere un nuovo capitolo nel proprio libro dei sogni.

Per l’amante seriale una volta che la persona amata viene conquistata, perde tutte le caratteristiche che la rendevano amabile. L’amato è tale solo se guardato a debita distanza. Quando l’oggetto d’interesse diventa disponibile, è concreto, perde le peculiarità che lo caratterizzavano come oggetto da conquistare. Questo genere di innamoramento non può quindi resistere al ritmo di una relazione autentica e quotidiana. L’esperienza amorosa deve essere rinnovata di continuo e, possibilmente, in modo rapido. Ai primi cenni di abitudinarietà, queste persone mandano il rapporto in frantumi. Arriva la burrasca: discussioni interminabili,litigi, crisi e sofferenza. Poi, come da copione: la liberazione. E il gioco riparte. Si torna subito alla ricerca di un nuovo partner.