“In una fredda giornata d’inverno, dei porcospini si strinsero vicini, per scaldarsi a vicenda. Ben presto, però, sentirono il dolore delle spine reciproche che li costrinse ad allontanarsi. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté la situazione di prima e tutto questo durò finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca.”
Il dilemma del porcospino è utilizzato come metafora per rappresentare la complessità dei rapporti umani. Secondo questa lettura, esso raffigurerebbe la difficile questione della giusta distanza da tenere in una relazione. Ogni persona, infatti, si ritrova a giostrare tra due bisogni fondamentali: quello di avere legami e quello di conservare la propria individualità. Trovare il giusto equilibrio non è affatto facile.
All’inizio vi è l’innamoramento, caratterizzato da grande vicinanza e dalla predominanza degli aspetti comuni tra le due persone. È la prima parte della storia, in cui i porcospini si avvicinano per sentire calore. A questo primo stato idilliaco segue quello della delusione e della separazione, nel quale i partner iniziano a vedersi più oggettivamente e mettono in atto un processo di differenziazione, che restituisce l’individualità personale.
Proprio come i porcospini, le persone accorciano o allungano le distanze a seconda del bisogno di calore o di quello di evitamento del dolore. In questo modo la coppia, motivata alla creazione di un rapporto stabile, si sperimenta e cerca il giusto compromesso tra le diverse esigenze fino a trovare un equilibrio adeguato.
È importante tenere presente che la relazione è il risultato del legame tra due persone differenti, che insieme danno vita a qualcosa di nuovo rispetto a loro stesse. La giusta distanza, benché difficile da trovare, rappresenta la chiave per avere rapporti positivi.