Fare il genitore è uno dei mestieri più difficili del mondo. Un genitore desidera essere amato da suo figlio ma allo stesso tempo deve guidare la sua condotta facendo da modello e maestro. Il ruolo implica dei contrasti perché al bambino non va sempre bene quello che il genitore impone anche quando questa imposizione è motivata. Allora il genitore deve accettare di essere “cattivo”. Alcuni genitori non ci riescono e per spingere il figlio a fare quello che reputano giusto mettono in atto delle condotte manipolatorie o violente.
5 tipi di manipolazione psicologica dei genitori sui bambini
Manipolazione attiva: si tratta di una serie di azioni volte a manipolare il comportamento dei figli. Guidarlo senza che appaia evidente questo desiderio. Alla fine, il genitore ottiene un tornaconto personale dalle azioni del figlio. Per esempio i genitori che spingono i figli a sposarsi per avere dei nipoti e dare un senso alla propria vita.
Manipolazione raffinata: questo tipo di manipolazione e’ preceduta da un atteggiamento di generosità e di attenzione per i figli per cui e’ difficile da riconoscere. Per esempio quando i genitori hanno garantito il benessere ai loro figli pretendono poi che questi li ripaghino soddisfacendo i loro bisogni.
Vittimismo: è il tipo di manipolazione grazie a cui i manipolatori si autovittimizzano per raggiungere i loro scopi. Per esempio quando un genitore trascura la propria salute per lamentarsi ed attirare l’attenzione del figlio, chiedere sempre aiuto per cose che potrebbero fare da solo. Il vittimismo permette di controllare i figli senza chiedere loro nulla in modo diretto, non assumendosi la responsabilità delle loro richieste.
Il senso di colpa: è il modo principale per controllare i figli e mantenere il potere su di loro facendoli sentire in colpa per qualunque motivo, l’obiettivo ultimo è far si che loro non sentano mai i loro bisogni ma siano sempre sintonizzati su quelli dei genitori.
Ricatti affettivi: tipico esempio di questo tipo di manipolazione è la frase: ”se non fai questo mamma o papa’ non ti vuole più bene”. In questo tipo di manipolazione il genitore si dipinge come un martire e il figlio deve salvarlo in ogni modo per non farlo stare male, compiacendolo completamente e negando i propri bisogni e desideri.