Le nuove tecnologie e Internet permeano la vita dei ragazzi e delle famiglie. Per i ragazzi come per gli adulti, internet influenza non solo i processi di costruzione dell’identità e di gestione dell’immagine di sé, ma anche la ricerca di un partner, l’espressione della sessualità. Da una ricerca condotta da Telefono azzurro emerge che 4 adolescenti su 5 frequentano siti porno e 1 su 10 dichiara di fare sexting cioè di inviare immagini sessualmente esplicite o testi inerenti al sesso con mezzi informatici. I ragazzi aggirandosi nel web vengono sottoposti a informazioni che spesso non sanno gestire.
A volte i genitori non sono a conoscenza dei rischi che si possono avere sul web e anche conoscendoli non riescono a trovare le parole giuste per affrontarli con i figli o negano che questi stiano crescendo e abbiano bisogno di vivere la propria sessualità. E’ molto difficile toccare questi discorsi con i figli, anche perché si tratta di generazioni con vissuti diversi, ma è bene ricordare che il rischio è sempre dietro l’angolo: dalla mancanza di confini, all’adescamento minorile fino alla violenza sessuale.
Educare ad una sana ed armoniosa sessualità significa “educare alla relazione” in cui rispetto, reciprocità e scambio siano le regole e non l’eccezione. Pratiche e attività come il sexting, specialmente in adolescenza, rischiano di sfociare in una distorsione dell’affettività e di condurre ad una dipendenza sessuale.
La strategia migliore è abituare i figli fin da piccoli ad essere liberi di affrontare qualsiasi argomento senza sentirsi giudicati. Spesso l’educazione affettivo-sessuale può essere fatta attraverso l’uso di film specifici o libri e la discussione su di essi. Spiegare con franchezza la differenza tra il corpo femminile e quello maschile e anticipare come cambierà il corpo nell’adolescenza aiuterà il bambino a capire che la sessualità non è un argomento tabù.