Peppa Pig è un personaggio nato per un target prescolare ma è amato indistintamente da adulti e bambini, forse più di quanto sia mai successo per altri cartoni animati arrivati prima di lei. Le storie di Peppa Pig, se non fosse per gli animali antropomorfi, sono una rappresentazione banale della realtà di tutti i giorni senza colpi di scena, senza immaginazione. In questa specie di realtà però, un elemento si discosta dalla verità: l’…allegria. Tutti sono sempre incredibilmente strafelici!
E’ un mondo però dove non c’è spazio per gli opposti (male/bene, cattivo/buono, noioso/divertente, rabbia /allegria) e in cui piangono solo i più piccoli. Nessun genitore triste, nessuna matrigna cattiva, nessuna strada di sassolini a indicare il proprio cammino di crescita. E’ un mondo in cui non c’è niente da conquistare, nulla da cambiare e assolutamente nulla da desiderare.
Il mondo dei bambini però è ben diverso . I bambini si arrabbiano e piangono, odiano e amano, sono perfidi e allo stesso tempo adorabili, fanno i capricci e sono incredibilmente capaci di stupirci. Il mondo dei bambini è clamorosamente più divertente di quello degli adulti, sempre di corsa, sempre meno capaci di ascoltarsi. Peppa Pig però inverte questa verità, dicendo ai bambini che la realtà degli adulti è la cosa più desiderabile del mondo.