L’ansia è un’emozione naturale, di per sé utile all’adattamento. Basti pensare che senza ansia l’uomo non sarebbe sopravvissuto e non sopravvivrebbe ai pericoli. L’ansia è un’alleata nel momento in cui bisogna affrontare una prova, una situazione in cui è necessaria una notevole dose di attenzione e concentrazione. Una certa quota di ansia è dunque utile nella quotidianità, ma, in alcune situazioni, quando è eccessiva può bloccare l’individuo e diventare patologica.
Molti confondono l’ansia con la paura. Sono effettivamente due emozioni simili per la sintomatologia provata: tachicardia, respirazione affannosa, sudorazione etc ma la paura è una risposta mirata diretta a un evento o un oggetto specifico e la persona ne è consapevole. Si attiva ogni volta che ci troviamo di fronte a un pericolo nel tentativo di proteggere la nostra vita. L’ansia invece viene sperimentata quando gli esseri umani credono di essere esposti ad una minaccia più o meno imminente e grave. L’ansia è generata non dall’evento in sé, ma dai pensieri che facciamo su quello che sta accadendo (o potrebbe accadere). I pensieri che possono generare ansia sono: sopravvalutazione del pericolo e sottovalutazione delle proprie capacità di affrontare una situazione.
Come combattere allora l’ansia? Per affrontare meglio la gestione dell’ansia, quando ci si accorge di stare male è dunque utile:
- Chiedersi di che emozione si tratta, cosa sentiamo in quel preciso momento;
- Identificare quali sono i pensieri relativi all’ emozione;
- Mettere in dubbio i pensieri e le convinzioni che generano emozioni e comportamenti disadattivi;
- Sostituire i pensieri e le convinzioni disadattive con pensieri più vicini alla realtà e più utili per il raggiungimento degli obiettivi;
- Consultare uno psicoterapeuta se i 4 passi precedenti non sono stati sufficienti per aiutarvi a superare l’ansia.