Cyberbullismo: 4 suggerimenti ai genitori per affrontarlo

cyberbullismoIl bullismo è un fenomeno molto diffuso tra i ragazzi (secondo dati Istat, il 50% degli 11-17enni subisce qualche episodio, circa il 20% è vittima assidua) e spesso le prepotenze reiterate avvengono all’oscuro degli adulti, siano essi genitori, insegnanti o altre figure a contatto con i giovani.

Internet e i social network rappresentano una grande opportunità di crescita sia sociale che culturale, facilitando processi di interazione e condivisione. Questo aumenta però anche i rischi a cui sono esposti gli utenti di tali strumenti: nelle aggressioni “virtuali” i responsabili non sempre sono riconoscibili e l’anonimato favorisce ancora di più la messa in atto di comportamenti negativi. Inoltre, l’aggressore non vive direttamente le conseguenze delle sue azioni e questo genera ulteriore deresponsabilizzazione. Infine, gli attacchi si diffondono molto rapidamente, non più in spazi e tempi ben delimitati, amplificandone gli effetti

Cosa può fare la famiglia

  • Essere sempre aggiornati: I vostri figli usano internet ma voi non siete altrettanto abili? Cercate di imparare o di farvi insegnare da loro e mantenetevi aggiornati: è bene che la vostra presenza possa essere percepita non come un’intrusione ma come un valido supporto. Inoltre è fondamentale tenere il computer che usa vostro figlio protetto da virus, malware, adware e impostare i blocchi di accesso a siti non idonei ai minori. Cercate infine di monitorare il tempo che vostro figlio passa sul web cercando di evitare l’uso della rete di notte;
  • Monitorare: osservate il comportamento di vostro figlio: è triste e scontento? Vi sembra preoccupato per qualche cosa? Ha perso interesse per le attività che di solito lo coinvolgevano? Vi chiede denaro per motivi che vi sembrano poco plausibili? Avete l’impressione che voglia dirvi qualcosa ma che non trovi le parole e il momento per farlo o, al contrario, è sfuggente e cerca di tenervi alla larga dalle sue cose? Sono tutti campanelli di allarme e segnali inequivocabili di un disagio, cercate di ascoltarli: essere vittima di un cyberbullo colpisce fortemente l’immagine che la vittima ha di sé e può generare vergogna e senso di inadeguatezza tanto da spingere la vittima al ritiro dalle situazioni sociali (uscite con gli amici, feste, sport, ecc.). Tenete in considerazione questo aspetto, prestategli attenzione quando vi racconta qualcosa, qualsiasi cosa, anche futile, senza enfatizzare o sminuire l’accaduto ma facendogli sentire che lo comprendete e che siete disposti a trovare insieme a lui una soluzione.
  • Farsi aiutare: se vi accorgete che c’è una situazione di malessere non esitate a rivolgervi ad un professionista, per una consulenza o per un supporto esterno adeguato;
  • Fare rete: parlatene con gli insegnanti per verificare se anche loro hanno notato qualche comportamento allarmante, parlatene con gli altri genitori e cercate insieme nuove soluzioni.