Ai genitori divorziati si prescrive la psicoterapia individuale e un percorso di sostegno per fare il papà e la mamma in modo da salvare l’affido condiviso. È quanto emerge dalla sentenza 2083/17, pubblicata dalla prima sezione civile del tribunale di Roma, che ha assunto analoghi provvedimenti anche e soprattutto in fase di separazione. Il tutto anche se la Cassazione sentenza 13506/15 ha ricordato che solo la legge può imporre trattamenti sanitari e che dunque non può essere imposto, ad esempio, ai genitori immaturi di andare dallo psicologo per imparare a gestire i figli.
Si va invece consolidando l’orientamento dell’ufficio giudiziario della Capitale che ritiene che la prescrizione del percorso presso lo specialista non costituisca una limitazione personale ma sia funzionale allo stesso interesse del genitore obbligato nei casi di conflittualità della coppia che nuoce ai figli.
La prescrizione non può essere priva di conseguenze tanto che ai servizi sociali è affidato il compito di vigilare sull’osservanza, come avvenuto in altre controversie. In questi casi il Tribunale romano sottolinea che la violazione della liberà personale va esclusa perché non sono previste conseguenze sanzionatorie individuali.
Ma almeno in un caso è stato specificato che chi non si adegua rischia fino all’estrema misura della decadenza dalla responsabilità genitoriale. Nella sentenza 2083/17, l’ultima in ordine di tempo, si spiega che la prescrizione terapeutica serve a tutelare il diritto del figlio a mantenere rapporti significativi con entrambi i genitori benché il nucleo familiare si sia disgregato.