Che cosa si intende per shopping compulsivo?
Nello shopping compulsivo non si va per i negozi ad acquistare oggetti necessari ma si prediligono oggetti, magari inutili e si ha sempre una ragione valida per comprare. Ci si convince che quell’oggetto è un affare e si ha la sensazione che se non lo si acquista ci si potrebbe pentire in seguito.
Lo shopping compulsivo è un disagio psicologico caratterizzato da una tendenza a manifestarevere e proprie “crisi di acquisto”. Le persone che vivono lo SC inizialmente comprano per il piacere di comprare proprio quell’oggetto, poi invece,vivono in uno stato di tensione crescente e con un impulso irrefrenabile all’acquisto anche in presenza di impossibilità economica. L’atto dell’acquisto provoca un senso di “riempimento”, si ha un sollievo che però è di breve durata e il senso di vuoto ricompare presto. La spinta compulsava si fa nuovamente forte e la persona torna ad acquistare senza controllo o con un controllo inadeguato. L’azione viene vissuta come liberatoria ma subito dopo compare il senso di colpa e di perdita della propria capacità di controllo.
Il comprare in maniera compulsava ha uno scopo: alleviare l’ansia, ritrovare una propria sicurezza, aumentare la stima di se stessi.
Quando il desiderio dello shopping si trasforma in patologia?
Ci sono alcuni segnali a cui bisogna dare attenzione:
– il denaro speso è eccessivo rispetto alle proprie reali possibilità economiche;
– gli acquisti si ripetono più volte nell’arco della settimana;
– spesso, una volta comprato l’oggetto diventa poco interessante e viene regalato, messo da parte o buttato. Ciò che conta è solo possedere qualcosa di nuovo;
– il mancato acquisto crea pesanti crisi di ansia e frustrazione;
– la dedizione alle spese rappresenta un comportamento nuovo rispetto al passato.
C’è differenza tra uomini e donne?
La scelta degli articoli da acquistare spesso risponde ad un bisogno, più o meno cosciente, di costruire dall’esterno la propria identità, attraverso la “proprietà” di alcuni oggetti, individualmente o socialmente considerati come l’espressione di qualche qualità positiva e vincente. Le donne sembrano maggiormente propense a comprare vestiti, oggetti e strumenti di bellezza; anche gli uomini acquistano prodotti legati alla cura del corpo ma sembrano ancora più propensi a cercare prestigio sociale attraverso automobili o strumenti altamente tecnologici come ad esempio computer, impianti audio e video etc.
Quali sono le persone più a rischio e quali le possibili cause?
I più esposti sono le persone che si sentono sole, con scarsa autostima, insoddisfatte, personalità narcise o istrioniche. Ne può essere coinvolto chi è sempre alla ricerca di qualcosa di originale, chi vive un gusto particolare nel rinnovare continuamente il proprio guardaroba. Gli acquisti compulsavi possono essere più frequenti specialmente quando si sta attraversando un momento difficile, ansia e depressione possono accompagnare lo SC. Le più colpite sono soprattutto le donne con un buon livello socio-culturale. La maggior parte di loro sono poco mature, mancano di una buona progettualità, hanno difficoltà nel pianificare. Per questo spesso si trovano con grossi problemi finanziari.
Molte di queste persone vivono con la convinzione che eventi esterni possano risolvere i propri problemi ma i veri cambiamenti sono quelli interiori ed è difficile che un evento esterno possa provocare un miglioramento profondo della nostra identità.
E’ fondamentale invece avere la sensazione di bastare a se stesse, sentirsi in grado di provvedere autonomamente al proprio benessere.
Tuttavia non sempre chi spende in maniera compulsava è una persona fragile, talvolta può accadere che ritratti al contrario di persone molto rigide quasi granitiche che si oppongono alle responsabilità, resistono ai cambiamenti, immobilizzano la propria crescita e il conseguimento di una maturità.
Comunque il tipico compratore compulsivo è attivo già da adolescente ma non riconosce il problema. Si tratta di persone costantemente alla ricerca di consensi quando comprano regali è come se comprassero amore e potere.
Cosa possiamo dire di una persona che si dà allo shopping sfrenato una volta ogni tanto comprando oggetti magari di poco valore?
Tutti i comportamenti impulsivi, incontrollati, agiti una volta ogni tanto non scivolano necessariamente nella dipendenza, capita a tutti di vivere una giornata no e l’acquisto compensatorio riesce a riempire un vuoto alleggerendo l’umore momentaneo.
Cosa si può fare per uscire da questo disagio?
La necessità più urgente è quella di interrompere il circolo vizioso della relazione tra la persona e il suo impulso incontrollato di acquistare. Non si può fare dall’oggi al domani poiché dietro un desiderio irrefrenabile di comprare c’è una persona che ha poca stima di sé, è fragile e una psicoterapia favorirebbe la ristrutturazione del proprio sé e un migliore controllo degli impulsi.
Qualche consiglio?
Potrebbe essere utile tenere un diario giornaliero dove annotare gli oggetti comprati, il costo, gli stati d’animo durante l’acquisto (es momento di depressione, euforia, solitudine malinconia) e le conseguenze a livello psicologico (es. sensazione di colpa, di piacere, di vergogna etc.). Sarebbe inoltre salutare entrare nei negozi senza carte di credito ma con i contanti e con una lista precisa a cui attenersi.